• Palagiano,Taranto, Italia

ECO | 2°Piano_2019

2° PianoMostre

“ECO” è una riflessione sull’identità urbana, paesaggistica e umana. “ECO” come “ECOlogia”, attento a sondare le tematiche urgenti del contemporaneo, dalla necessità di rivedere su più livelli, dalle micro alle macro organizzazioni, dal singolo alla collettività, dalle piccole alle grandi imprese, le priorità per la salvaguardia dell’ambiente e dell’intero pianeta. “ECO” come riverbero che di casa in casa si diffonde a macchia d’olio, come invito alla condivisione, alla memoria, alla reciproca attenzione, per una riconquista della dimensione sociale e umana. Esiste un’influenza diretta tra uomo e ambiente che lo ospita. Tale relazione è reciproca e si autoalimenta in un circuito segnato dalla temporalità, che dall’uomo passa all’ambiente e viceversa. Quando esiste una positiva influenza tra cittadini e paese, tra uomo e ambiente, lì c’è una relazione, un “prendersi cura di”, si palesa il “palcoscenico della realtà” nel quale l’uomo vive nel tempo e nello spazio e allora può esserci una storia, dei racconti, delle tradizioni e dei valori da condividere. I luoghi diventano terreno fertile per coltivare sentimenti ed emozioni. L’identità si palesa nell’uomo e sul costruito attorno a lui, perchè la città è lo specchio del cittadino.

Martedì 8 ottobre, alle ore 19.30, in occasione della XV edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Z.N.S.project presenta “ECO – 2°Piano2019 – una mostra itinerante” che si sviluppa tra gli spazi dell’Ex Municipio in Piazza Vittorio Veneto e Via Murat Art Container, in Via Murat 9 a Palagiano (TA), con il patrocinio del Comune di Palagiano (TA).

In mostra Riccardo Antonelli, Angela Capotorto, Angela Lazazzera, Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto, artisti selezionati tramite call aperta per “2°Piano Art Residence” 2019, programma di residenze artistiche sperimentale e indipendente organizzato da Z.N.S.project a cura dell’artista Cristiano Pallara e Margherita Capodiferro, in collaborazione con Danilo Riva, IncuboAzione. Ogni anno Z.N.S. project invita artisti, creativi e curatori ad esplorare, interagire e reinterpretare il territorio.

“ECO – 2°Piano2019 – una mostra itinerante” è la restituzione dell’intero percorso di residenza che ha visto gli artisti impegnati sul territorio dall’1 Luglio all’11 Agosto 2019 sviluppando e presentando i progetti artistici in “Via Murat Art Container“, un artist-run space indipendente, spazio espositivo e luogo per laboratori e presentazioni.

Presso l’Ex Municipio sarà possibile fruire delle opere di Angela Capotorto e Riccardo Antonelli: “All’eco spetta l’ultima parola” è l’installazione site-specific realizzata da Angela Capotorto per “commemorare” un evento che è ormai entrato nella storia del paese e che ha segnato gli animi dei cittadini di Palagiano, l’alluvione avvenuta nel 2003. A distanza di anni, proprio come un eco che rimbomba tra le case, l’artista ha chiesto la collaborazione della cittadinanza al fine di individuare i luoghi che sono risultati maggiormente colpiti. Stoffe, ma anche oggetti ancora incrostati di fango, donate dai cittadini e meticolosamente raccolte e documentate dall’artista in scatti fotografici ispirati alla Polaroid one600 del 2003, compongono l’installazione, come totem testimoni del disastro fermi sull’ora del ricordo. La serie di ritratti, “La mia storia di te” di Riccardo Antonelli, rivela una scelta intimistica e personale che si lascia attraversare dalle suggestioni che gli arrivano dai racconti, dall’ambiente, dalle persone. Allo stesso modo in “Paesaggio fuori”, Antonelli restituisce la visione di un territorio schiacciato, che fatica a sollevarsi oltre l’orizzonte e sul quale campeggiano le architetture identitarie del paese, testimoni di quella identità che vorrebbe strabordare dalle costrizioni. Un approccio progettuale che necessita di interazione e racconto, di avvicinamento intimo e confidenziale attraverso il quale estrapolare i simboli e i ricordi che, spesso inconsapevolmente, ci appartengono.

Presso Via Murat Art Container sarà possibile fruire delle opere di Angela Lazazzera, Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto: “Tra materia e spirito” di Angela Lazazzera sintetizza l’universo, caratteristico dei piccoli centri urbani pugliesi, colto nella sua eterna e altalenante identità. L’indagine sul rapporto tra la pittura e il concettuale unito alla scelta di elementi caratterizzante il paese, utilizzati materialmente e simbolicamente come supporto, elevano a materia artistica cassette della frutta e strofinacci, simbolo del lavoro e della fatica quotidiana offerta dalla vita agricola e dalle faccende domestiche, accogliendo immagini di anziani colti nell’aspetto ludico dell’attesa altalenante della quotidianità. L’uomo è protagonista, ma è assimilato e collabora con lo sfondo in un complesso di pennellate e campiture ore nette, ora sfumate, in contrasto tra materia ed evanescenza, in corpi che si dissolvono nello sfondo, non più riconoscibili nella loro generale e ordinaria integrità. Infine la ricerca site-specific “Friabili testimoni di fragili solidità” di Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto, è un progetto artistico nel quale la scultura, la video arte, la fotografia e la grafica compongono una lente d’ingrandimento e di denuncia sociale sulle costruzioni considerate incompatibile con il paesaggio deturpando l’ambiente circostante, mettendo in evidenza come, attraverso queste strutture, comunemente definite “Eco-mostri”, si manifesti l’abusivismo edilizio. Gli artisti invitano a toccare con mano il frutto dell’abbandono e dell’incuria dell’essere umano sul territorio. Particolare rilievo concettuale assume la distruzione della scultura come necessità rafforzata di bellezza e attenzione all’ambiente che ci accoglie. L’arte si crea dove si condividono emozioni comuni poiché diviene il medium di innumerevoli messaggi universali, di carattere sociale che colpiscono la collettività. In questo scenario, l’artista prende le distanze per avvicinarsi e rivelare ciò che non deve rimanere nascosto.

 

“2° Piano” è una piattaforma aperta che accoglie e cerca interazione con le persone. Il tessuto sociale e urbano si fa tema di indagine e di produzione artistica coinvolgendo giovani artisti a livello nazionale e internazionale.

 

La mostra sarà visitabile dall’8 al 13 Ottobre in modalità itinerante tra gli spazi dell’Ex Municipio in Piazza Vittorio Veneto e Via Murat Art Container in Via Murat, 9 a Palagiano (TA). Dopo l’inaugurazione, si potrà visitare la mostra secondo i seguenti giorni e orari: dal 9 all’11 ottobre dalle ore 19:30 alle ore 21:00 e dal 12 al 13 Ottobre dalle ore 20.30 alle ore 23.30

 

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Gli artisti RICCARDO ANTONELLI Classe 1976, vive e lavora a Sansepolcro (AR) in Toscana. Nella sua formazione ha avuto maestri come Gianfranco D'Amore, Boris Borioni e Gianfranco Giorni. Negli anni, ha subito il fascino e la contaminazione di maestri come Lucien Freud, Alberto Giacometti e Bacon. Ha intrapreso collaborazioni con varie gallerie in Italia e all'estero; è presente alla Biennale di Firenze nel 2009 assieme a Marina Abrahmovic e nel 2013 alla Triennale di Roma. Tra le sue partecipazioni ricordiamo: Ritratto a Mano 4.0 – a cura di Giuliana Benassi – Jorge Peris artist tutor- Caramanico Terme; Settimana scultura Pietra della Maiella - a cura di Walter Zuccarini- Sculpture – Chieti; Artist in Residency – a cura di Ambrusch-Rapp - Velden am Wörthersee – Austria; Tra le collettive: Mutatio – Auditorium Santa Chiara – Sansepolcro – a cura di Tonino Puletti 2018; ArtCervia International Art Festival – Arcevia – a cura di Laura Coppa 2018; Ritratti Contemporanei – Aurum Pescara – a cura di Amedeo Polidoro 2018; Biennale di Frosinone e Anagni – a cura di Alfio Borghese 2018; Tra le personali: 2017 – MIND – Galleria E20 Arte Contemporanea – Pescara – a cura di Iolanda Angelini 2017; Physiognomica –Museo Michelangiolesco – Caprese Michelangelo – a cura di Giovanni Pichi Graziani. 

AURORA AVVANTAGGIATO Classe 1994, Taranto. Diplomata presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Abile nella lavorazione dei marmi e delle pietre dure, partecipa e vince numerosi Simposi Internazionali di Scultura su pietra, tra i più importanti citiamo il Simposio internazionale di scultura su basalto lavico “Oro dell’Etna” (CT) nel 2016, il Simposio di scultura sul Marmo Bianco di Vezza D’Oglio (BS) delle cave del Borom, nel 2018; Il Simposio internazionale di Scultura Antonio Berti su Pietra Serena presso San Piero a Sieve (FI). Partecipa a numerose mostre collettive d’arte contemporanea e a importanti premi internazionali di scultura, come il Festival d’arte contemporanea “Contempo”, Conversano (BA) e il Premio internazionale di scultura monumentale contemporanea “Scultura da vivere” della Fondazione Peano presso Cuneo in Piemonte; Mostra Internazionale di Arte contemporanea “Living Unit 2 – Recessive Genes, Revisited”, curata da Lina Osama, il Cairo, Egitto. Sempre nel 2018 è a Bruxelles, dove prosegue la sua formazione presso lo studio dell’artista contemporaneo Hans Op de Beeck, vincitore del Premio Pino Pascali nel 2017. 

ANGELA CAPOTORTO, classe 1995, dal 2017 vive e lavora tra Cluj Napoca (Romania) e Bari. Diplomata presso la Scuola di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Bari, ha partecipato a numerose mostre collettive, personali e premi, tra cui: 2017 Vincitrice del Premio Emilio Notte, Ceglie Messapica sezione “installazioni”; 2017 Collettiva “imprinting” presso l’Ateneo di Bari; 2018 Collettiva “Expozitia Absolventilor” presso l’Expo Transilvania di Cluj Napoca; 2018 Finalista “Home Revolution Prize” presso il complesso fieristico “Fiera la Mia Casa” a Gravina di Puglia; 2019 Personale presso “Atelier Patru” a Cluj Napoca. La sua è un arte relazionale. La sua ricerca artistica si focalizza sui rapporti multivariabili che si possono creare tra un soggetto, uno spazio e un oggetto, attualizzandoli e mettendoli su un piano di giudizio e riflessione. Predilige quale medium della sua produzione le installazioni, senza dimenticare la pittura, la fotografia e l'esplorazione di nuovi materiali, sempre funzionali all’aspetto partecipativo e relazionale dell’arte, rendendo la collettività parte integrante delle sue opere. 

ANGELA LAZAZZERA, classe 1990, vive e lavora a Santeramo in Colle (Bari). Diplomata alla Scuola di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari ha studiato anche presso l’Universitatea de Arta si Design di Cluj-Napoca in Romania. Dal 2014 al 2018 ha partecipato a diverse mostre collettive tra le quali si ricordano: Mostra collettiva, “g12”, Palazzo Beltrani, Trani, Italia. Mostra collettiva “Nikolart”, Sala Murat, Bari, Italia. Mostra collettiva galleria Nartist, Gioia del colle, Italia. Mostra collettiva “Too much”, Santeramo in colle, Italia, sempre nello stesso anno è vincitrice del Primo premio Concorso “Il pendio”, Corato, Italia.Il suo lavoro artistico si sviluppa soprattutto attraverso la pittura. La figura umana è sempre in contrasto tra materia ed evanescenza, in corpi che si dissolvono nello sfondo, spesso non più riconoscibili nella loro generale e ordinaria integrità. L’uomo è protagonista, ma è assimilato e collabora con lo sfondo in un complesso di pennellate e campiture ore nette, ora sfumate. Ogni opera assume un valore concettuale, nella convinzione si possa realizzare arte concettuale anche attraverso la figurazione. La sua ricerca si arricchisce con sperimentazioni e scelte di supporti particolari, preparati con tecniche e ricette tramandate nel tempo, creando un collegamento tra materia e figurazione. 

RAFFAELE VITTO Classe 1993, Trinitapoli (BT). Diplomato presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Tra le sue partecipazioni ricordiamo: “Terrigenum”- Matera (2019), “Nature Matérielle” - Conversano (2019), l’Apulia Land Art Festival, VI edizione (2018), Simposio Internazionale “Scultori in cava”, III edizione (2018), Workshop “Humus, scolpire con gli umori della Terra” (2018), “Materika” - Andria (2018), “G.12” - Trani (2018), “Il Segno della Passione” - Bari, Madrid (2016), “Castello Interno-Esterno” - Mola di Bari (2016). Il suo lavoro è caratterizzato dal recupero di elementi agresti, appartenenti al proprio vissuto, cui si lega la ricerca dedicata all’oggetto in relazione con lo spazio ambientale, inserendosi nella consolidata ricerca artistica dell’Art in Nature, teorizzata dal critico Vittorio Fagone in ambito europeo dalla metà degli anni Novanta. ​ Z.N.S.project znsprojectlab@gmail.com | 329 1323182 | www.viamuratartcontainer.wix.com/center

 

 

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